Siamo abituati a vivere secondo schemi, dogmi, convinzioni limitanti. Tutto questo pensiamo sia frutto di noi stessi, di ciò che siamo e non di ciò che ci hanno ‘’installato’’
In questo percorso, andremo a distruggere per poi essere interi, semplicemente essere ciò che noi siamo davvero. Perché dal caos si crea l’ordine. Impareremo ad accettare le nostre parti oscure, quelle che tanto vogliono farci reprimere e
che noi permettiamo di reprimere. Rispettare il prossimo è un principio, ma rispettare, amare, accettare, comprendere noi
stessi, è DOVERE. Siamo tutti unici, nessuno è ripetibile. Abbiamo tutti dei talenti in cui eccellere, delle skills che fanno già parte di noi e, molte volte, non ci rendiamo nemmeno conto di essere quei talenti, quelle skills. Ci definiamo con il carattere, con delle caratteristiche che riteniamo nostre, ma lo sono davvero? AAAAA
Pensiamo tante volte dentro di noi che ci piacerebbe essere altro, e se quell’altro è esattamente ciò che siamo ma qualcosa mette un freno, un limite che ci fa dire che è solo un sogno, un desiderio, un OBIETTIVO da reprimere?
Lo possiamo scoprire insieme, sarò felice di accompagnare questo percorso. Di seguito il metodo principale, adattato e cucito su misura poi di ogni compagno di percorso.

Il processo di coaching presenta caratteristiche ben specifiche:
- Non esiste se non vi è una richiesta del cliente;
- È altamente personalizzato (“ognuno di noi è unico ed irripetibile”);
- Il cliente è sempre il protagonista;
- Va affrontato secondo una chiara strutturazione.

STEP 1 CONOSCERSI – RACCONTARSI – PIACERSI.
È questo il momento in cui si capisce se il rapporto di coaching ha un “futuro”.
Il coach dialoga con il cliente, il quale esamina la propria situazione, identificando il o gli obiettivi.
STEP 2 DEFINIRE.
Domanda dopo domanda, ascolto dopo ascolto, l’obiettivo emerge dalla nebulosa idealizzata e prende una forma vivida.
È possibile che emergano più obiettivi, anche legati tra loro, ma che vanno ordinati secondo priorità specifiche.
Naturalmente l’obiettivo deve essere sempre SMART!
STEP 3 CAPIRE E ANCORA CAPIRE.
Coach e cliente devono essere certi di aver inteso la stessa cosa, senza più congetture ed interpretazioni.
Il coach riassume il quadro e l’obiettivo viene fissato!
STEP 4 PDCA: PLAN – DO – CHECK – ACT.
L’obiettivo è stato stabilito, quindi ora si AGISCE: si sceglie come muoversi, si studia il percorso, si definiscono i mezzi, si programmano le tempistiche.
STEP 5 PENSARE – DECIDERE – FARE.
L’essere umano è spesso portato ad agire d’istinto e non ci si rende conto che, in realtà, si sta prendendo una decisione, secondo un processo “standardizzato” nei nostri schemi. Nel coaching il processo decisionale diventa tanto semplice quanto efficace.
STEP 6 DALLA STRATEGIA ALLA TATTICA.
L’obiettivo è definito e la strada è chiara. Bisogna fare il “primo passo” e agganciare quelli successivi!
Step by step il percorso prende la propria forma chiara.
STEP 7 FARE, FARE, FARE E ANCORA FARE.
L’obiettivo deve essere “ardentemente desiderato”, altrimenti il cliente troverà mille scuse per evitare di raggiungerlo, evitando ostacoli ed impedimenti. Una cosa è sapere come agire, un’altra è mettere in PRATICA!
STEP 8 RIVEDERE – ANALIZZARE – RESTITUIRE.
I risultati parziali vanno periodicamente analizzati, evidenziando le azioni che meglio hanno funzionato e quelle che sono state dei fallimenti; compito del coach è quello di dare un feedback ONESTO, CHIARO e DIRETTO.
Non esiste bicchiere pieno, vuoto, mezzo pieno, mezzo vuoto… esiste il bicchiere e quello che ci troviamo all’interno sta a noi decidere se è utile all’obiettivo o meno. Possiamo decidere di svuotarlo dal liquido che ha al suo interno, possiamo decidere quale liquido inserire al suo interno oppure possiamo decidere di lasciarlo vuoto, ma in realtà non lo sarà mai; possiamo decidere se sarà l’aria a fare da padrona oppure, come da nostra responsabilità, riempirlo con quello che più ci piace, guardare nel profondo ed assaporare il risultato della nostra azione